Nel panorama delle normative italiane sulla sicurezza nei cantieri un’importante novità è rappresentata dall’introduzione della patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi.

Questo sistema, che fa parte del più ampio Decreto Legislativo 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro, ha come obiettivo primario quello di migliorare la sicurezza nei cantieri e di incentivare una gestione più attenta e qualificata dei rischi sul posto di lavoro.

Antincendi Marghera, punto di riferimento per la sicurezza antincendio e la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è qui per approfondire questo tema e supportare le aziende nella sua applicazione pratica.

Cos’è la patente a crediti?

La patente a crediti è un meccanismo di qualificazione obbligatorio che le imprese e i lavoratori autonomi devono acquisire per poter operare legalmente nei cantieri temporanei o mobili.

È stato introdotto per garantire elevati standard di sicurezza e per rafforzare il controllo sulla corretta applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Ogni impresa o lavoratore autonomo che desidera operare nei cantieri deve ottenere questa patente.
La misura riguarda sia le aziende italiane che quelle con sede nell’Unione Europea o extra UE, le quali devono possedere un documento equivalente riconosciuto dalle autorità italiane.

I crediti: come si guadagnano e come si perdono

Il sistema della patente a crediti si basa su un punteggio che può essere guadagnato o perso in base a vari fattori, tra cui la gestione della sicurezza in cantiere e gli eventuali incidenti o violazioni.

Crediti iniziali e incrementi

Ogni impresa che ottiene la patente a crediti parte con un punteggio iniziale di 30 crediti. Questo punteggio può aumentare fino a un massimo di 100 crediti. Gli incrementi sono legati a fattori come:

• La data di iscrizione dell’impresa alla Camera di Commercio (fino a 10 crediti).
• L’assenza di violazioni e decurtazioni nei bienni successivi (1 credito ogni biennio).
• Investimenti in salute e sicurezza sul lavoro, come la certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGSL) secondo la ISO 45001, formazione aggiuntiva in materia di sicurezza, o l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate (fino a 30 crediti).

Quando entra in vigore l’obbligo di iscrizione alla patente a crediti?

Già da inizio Ottobre era possibile presentare un’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva riguardante il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, tramite l’invio di una mail pec all’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Dal 1° Novembre invece entra in vigore l’obbligo di iscrizione: non è più possibile operare in cantiere con la sola prova di trasmissione dei dati via pec, ma è necessario aver effettuato la richiesta di rilascio della patente a crediti tramite il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Dal 1° Gennaio 2025 sarà invece possibile caricare tutti quei documenti utili all’ottenimento dei crediti aggiuntivi, oltre ai 30 previsti di base.

Perdita di crediti

La perdita di crediti può avvenire in caso di violazioni delle normative sulla sicurezza o, peggio, in seguito a infortuni gravi o mortali causati da negligenza da parte del datore di lavoro.

In particolare, in caso di infortunio mortale imputabile al datore di lavoro o a un dirigente, la patente può essere sospesa per un massimo di 12 mesi.

Conseguenze della perdita dei crediti

Le sanzioni per la perdita dei crediti sono particolarmente severe.
Se l’impresa rimane con un punteggio inferiore a 15 crediti, non potrà più operare nei cantieri temporanei o mobili, con l’eccezione di poter completare gli appalti o subappalti in corso.

La sospensione dell’attività può essere evitata solo mediante specifiche azioni correttive, come investimenti in formazione sulla sicurezza o miglioramenti nel Sistema di Gestione della Sicurezza (SGSL).

In caso di violazioni, l’incremento dei crediti sarà sospeso per un periodo di tre anni, limitando ulteriormente le opportunità di crescita dell’impresa nel sistema di patente a crediti.

Il ruolo del datore di lavoro

Il datore di lavoro ha un ruolo fondamentale nella gestione della patente a crediti, poiché è responsabile di garantire che tutte le normative di sicurezza siano rispettate e che vengano adottati gli interventi necessari per prevenire incidenti e infortuni.

Inoltre, deve garantire che i propri dipendenti e collaboratori siano adeguatamente formati in materia di salute e sicurezza, per evitare penalizzazioni.

Impatto della patente a crediti sulla sicurezza nei cantieri

Il sistema della patente a crediti non è solo un meccanismo burocratico, ma ha un impatto diretto sulla sicurezza operativa nei cantieri. Infatti, la patente premia le imprese che investono attivamente nella formazione, nell’adozione di tecnologie innovative per la sicurezza e nel miglioramento delle proprie pratiche lavorative. Questo sistema incentiva un approccio più responsabile alla gestione dei rischi sul lavoro, migliorando l’organizzazione complessiva e la prevenzione degli incidenti.

Inoltre, l’introduzione della patente a crediti promuove un maggior controllo e monitoraggio da parte degli organi di vigilanza, che possono intervenire tempestivamente in caso di inadempienze o violazioni. Il sistema di crediti e decurtazioni crea un meccanismo di autoregolamentazione che rende le imprese più consapevoli dell’importanza della sicurezza nei cantieri e le stimola a migliorare continuamente le proprie pratiche.

La patente a crediti rappresenta un passo importante verso la creazione di cantieri più sicuri.

Non solo migliora la qualità dell’operato delle imprese, ma costituisce anche un forte incentivo a investire in sicurezza, formazione ed innovazione. In un contesto in cui la sicurezza sul lavoro è fondamentale, l’introduzione di questo sistema è un’opportunità per garantire ambienti lavorativi più protetti e per prevenire infortuni e incidenti che, purtroppo, sono ancora troppo frequenti nei cantieri italiani.

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